Scriviamo questo articolo per le centinaia di donne che stanno decidendo (o hanno già deciso) di abbracciare la Dieta Vegana Alcalina e che ancora si vedono vergognosamente mentire (probabilmente spesso solo per disinformazione) sull’aspetto carenze… 

E in particolare su anemia e carenza di ferro!

Ferro negli alimenti vegetali: tutta la verità

Com’è possibile che una donna che ha a cuore la propria salute, la salute del Pianeta e degli animali venga spaventata, ancora e ancora, nel 2017, su un aspetto che invece richiederebbe solo un pò di informazione seria, come quello degli alimenti vegetali che contengono ferro?

Non nascondiamoci però dietro alla polemica: le donne sono effettivamente più a rischio di soffrire di anemia

Ma stai per scoprire 5 cose fondamentali per seguire la Nutrizione Vegetale Alcalinizzante in modo equilibrato, addirittura con la possibilità di risolvere eventuali carenze…

Ti promettiamo che alla fine di questo articolo sarai molto più informata e consapevole sulla questione ferro, anemia e dieta vegana rispetto alla maggior parte delle donne là fuori.

Ma facciamo solo un piccolo passo indietro…

E mettiamo i puntini sulle i, per capire bene quanto e che tipo di ferro negli alimenti vegetali troviamo!

 

Tanto ferro nei vegetali: ma dobbiamo preoccuparci comunque?

Abbiamo già affrontato l’argomento in un nostro famoso articolo  su come guarire l’anemia con la dieta vegan.

Ma facciamo un riassunto molto essenziale per focalizzare un concetto importante…

Ci sono due tipi di ferro:

  • EME (che si trova negli alimenti animali);
  • NON-EME (che si trova nei cibi vegetali)…

Il ferro eme (prodotti animali) viene assorbito meglio rispetto al ferro non eme…

Però i cibi e  gli alimenti vegetali ricchi di ferro  sono tantissimi e quindi il minore assorbimento viene compensato dalla generosità di Madre Natura! Dobbiamo quindi prediligere il ferro vegetale a quello proveniente da altre fonti.

E’ importante notare che, mentre i vegetariani in generale hanno minori depositi di ferro rispetto agli onnivori, in realtà non soffrono di maggiore incidenza di anemia.

In realtà, alcune prove indicano che livelli di ferro leggermente più bassi del normale sono vantaggiosi, perchè agevolano una migliore funzione dell’insulina e minori tassi di malattie cardiache e di cancro (ne parleremo tra pochissimo).

Quindi puoi assicurarti di assorbirne  le giuste quantità mangiando questi cibi e alimenti vegetali  ricchi di ferro:

  • LEGUMI: lenticchie, tempeh;
  • CEREALI: quinoa, grano saraceno, amaranto, riso nero, farina d’avena;
  • NOCI e SEMI: zucca, pinoli, pistacchi, girasole, anacardi, sesamo;
  • VERDURE A FOGLIA VERDE SCURO;
  • ALTRO: succo di prugna…

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frecce rosse

 

Ma qui è la chiave: non è quanto ferro consumi, ma quanto bene lo assorbi!

Tutti ormai sanno che per assorbire meglio il ferro è importante assumere giuste dosi di VIT. C, e infatti la dieta veg-alcalina ha proprio la caratteristica di introdurre perfette quantità di crudità e superfoods ricchi di vit. C (per esempio questo supplemento naturale straordinario) …

Alimenti ricchi di ferro vegetariani

Alcune ricerche dimostrano che i vegani hanno livelli più alti di ferro rispetto ai vegetariani.

Come?

La differenza tra vegetariani e vegani è il consumo di uova e prodotti latto-caseari, e questi ultimi non solo contengono poco ferro, ma lo rubano! Esistono alimenti ricchi di ferro vegetariani, ma ne esistono altrettanti che se ne appropriano compromettendo così l’apporto di ferro all’organismo

Quando passi da vegetariano a vegano, sostituisci i prodotti latto-caseari con cibi vegetali, tutti contenenti ferro, aumentando così il ferro totale nella dieta.Basta quindi aumentare la quantità di alimenti vegetali che contengono ferro nella dieta per avere sempre il giusto apporto quotidiano di ferro.

Una volta assodato che è possibile ottenere tutto il ferro vegetale necessario dalle piante per essere un veg-alcalino sano e forte, allora, cosa dovresti sapere, cara amica veg-alcalina o in transizione, per non più temere la carenza di ferro?

 

5 Cose che devi assolutamente sapere

su Ferro, Dieta Vegan e Anemia

 

1 – FERRO EME CORRELATO CON AUMENTO DI ALZHEIMER E MALATTIE CARDIACHE

 

Il ferro eme dei prodotti animali ha un potente effetto ossidante e fa invecchiare prima le cellule…

Una ricerca pubblicata sul Journal of Alzheimer’s Disease da un team californiano guidato da George Bartzokis, della University of California, Los Angeles, ha dimostrato che un eccesso di ferro nel cervello potrebbe essere la causa della forma più comune di demenza senile.

Attraverso scansioni del cervello dei malati di Alzheimer, i ricercatori hanno scoperto che l’accumulo di ferro nel cervello è legato al danno tissutale in coloro che soffrono di questa malattia.

Anche se questo non dimostra che il morbo di Alzheimer è causato solo dagli alti livelli di ferro nel cervello, la ricerca suggerisce certamente che questi ultimi “possono effettivamente contribuire alla causa“.

La nuova ricerca potrebbe contribuire a comprendere meglio il legame tra diete ricche di carne e malattie cardiache.

La tipologia di ferro in questione viene denominata “ferro eme”.

Si tratta del ferro contenuto negli alimenti di origine animale e in particolar modo nella carne rossa (ma anche nel pesce, nei molluschi, nel fegato e in altri tipi di carne).

Il ferro eme viene assorbito più facilmente dal nostro organismo rispetto al ferro non-eme che è il ferro negli alimenti vegetali.

Per questo motivo, spesso viene raccomandata l’assunzione di carne come fonte essenziale di ferro.

Il problema è che l’elevata biodisponibilità del ferro eme potrebbe risultare correlata all’infiammazione e al danneggiamento delle arterie.

Lo studio in questione è stato condotto dai ricercatori dell’Indiana University School of Public Health di Bloomington e verrà pubblicato sulla prossima edizione del Journal of Nutrition.

Da molto tempo gli esperti sospettavano che livelli troppo alti di ferro nel sangue potessero contribuire all’insorgere di patologie cardiache, o addirittura del cancro, ma nessuno studio aveva mai condotto a conclusioni certe.

 

2 – SEI SICURA DI NON ESSERE INTOLLERANTE AL GLUTINE?

 

Solo nel nostro paese, sono circa 3 milioni le persone che, pur in assenza di test positivo per la celiachia, hanno sintomi riconducibili a questa:

  • intestino irritabile;
  • gonfiore;
  • scariche;
  • dolori addominali;
  • emicrania;
  • stanchezza cronica;
  • anemia e disturbi correlati

Si sta sempre più parlando di Gluten Sensitivity, ovvero di una leggera intolleranza alla proteina del frumento che a lungo andare porta costante infiammazione dei villi intestinali.

Siamo nel campo olistico e nutrizione vegetale oramai da tanti anni e ci è capitato già una decina di volte, di aver consigliato la eliminazione del glutine a donne che NON erano risultate intolleranti, ma che avevano sintomi di stanchezza cronica riconducibili a anemia..

Sai cosa è successo nel giro di poche settimane?

Tutto passato!

Ricordiamo ancora un caso di una nostra amica: il medico imputava questa stanchezza alla dieta vegana e le aveva intimato più di una volta di tornare a mangiare carne rossa…

Dopo aver tolto il glutine e aver fatto il protocollo di ricostituzione intestinale, ora gode di una energia incredibile, come rinata!

 

3 – DIGERISCI BENE, OPPURE NO?

 

Uno dei pilastri della Dieta Vegana Alcalina e del Sistema di Guarigione Alcalino che insegniamo in Sano & Vegano è il riequilibrio delle funzioni digestive.

Senza una corretta digestione non è possibile avere quella salute superiore e quell’energia alta a cui tutti aspiriamo.

Tantopiù avrai problemi di assorbimento, tantopiù ci saranno problemi di carenza di ferro e/o altri minerali.

Il vegan alcalino ha fatto un percorso mirato:

  1. Ricostituzione dell’acido cloridrico (HCL) nello stomaco;
  2. Eliminazione dell’infiammazione intestinale;
  3. Ricostituzione della flora intestinale e delle riserve di minerali e enzimi…

Questa è la base per fiorire letteralmente di nuova vita (e lo vedrai anche esternamente, a livello di pelle e ringiovanimento)…

 

4 – STAI DAVVERO EVITANDO SOSTANZE NERVINE COME THE E CAFFE’?

 

Il tuo assorbimento di ferro non-eme può essere ulteriormente ridotto dall’assunzione di calcio e da sostanze nervine quali caffè e the.

Infatti, una tazza di caffè può ridurre il ferro che assumiamo fino al 39% e una tazza di tè del 64%.

Così dopo aver mangiato un pasto a base di cibi e alimenti vegetali  ricchi di ferro o prendendo un supplemento di ferro, consigliamo di aspettare due ore prima di godere di caffè o the (e magari di eliminarli proprio dalla dieta).

 

5 – DONNE VEGAN E SPORT: OK, MA ATTENZIONE

 

Corri, pratichi yoga e mangi vegetale…

Non c’è niente di cui preoccuparsi, giusto?

Le atlete donne hanno un rischio maggiore per la carenza di ferro perché, insieme alla perdita di ferro nel sangue mensilmente attraverso la mestruazione, perdono anche il ferro attraverso il sudore e l’assorbimento di ferro viene ridotto attraverso l’infiammazione acuta indotta dall’esercizio fisico.

Ci sono altri fattori che potrebbero essere particolarmente preoccupati per i corridori, come l’emolisi (la rottura delle cellule del sangue da un ripetuto sciopero del piede), ma c’è ancora controversia sulla ricerca.

C’è poi l’intero ciclo di riduzione dei rendimenti, che è troppo comune nei corridori e negli altri atleti.

Quando non vedi più i risultati desiderati, il tuo istinto di solito è quello di spingere più a fondo, portando a una maggiore stanchezza ed esaurimento di depositi di ferro, invece di tornare indietro per dare la possibilità di riprendersi completamente tra gli allenamenti.

Quindi, nel caso di vegan atlete donne, un grande si, ma fai ancora più attenzione ai punti precedenti e considera di integrare con questo supplemento naturale: Floradix

 

Come sapere se rischi carenza di ferro?

 

Se hai emoglobina a 12,5, ferritina a 10 e una percentuale di saturazione della transferrina bassa significa che non sei anemica, ma che le tue riserve di ferro si stanno esaurendo».

A questo punto devi pensare alla ottimizzazione tramite:

  1. Dieta vegana Alcalina;
  2. Guarigione della digestione;
  3. Analisi della gluten sensitivity;
  4. Eventuale supplementazione con complessi naturali Floradix   

 

Ricordiamo che un trattamento con il ferro non si interrompe quando si sono raggiunti i livelli normali di emoglobina, ma va continuato fino a quando non si sono reintegrati anche i depositi, cioè fino a quando non si raggiungono valori normali di ferritina…

Speriamo che questo articolo ti abbia “illuminato” e chiarito una volta per tutte su come iniziare il percorso vegan-alcalino con equilibrio e preparazione, per raggiungere i tuoi migliori obiettivi di peso forma, salute e salute superiore…

 

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Se vuoi sapere di più riguardo gli alimenti ricchi di ferro vegetariani ecco la bibliografia:

  1. Anderson BM RS Gibson and JH Sabry The iron and zinc status of long-term vegetarian womenAm J Clin Nutr 1981 Jun;34(6):1042-1048.
  2. Latta D, Liebman M Iron and zinc status of vegetarian and non-vegetarian males, Nutr Rep Int 1984;30:141-149.
  3. Helman AD, Darnton-Hill I Vitamin and iron status in new vegetariansAm J Clin Nutr 1987 Apr;45(4):785-789.
  4. Hallberg L Bioavailability of dietary iron in manAnnu Rev Nutr 1981;1:123-47.
  5. Food and Nutrition Board, National Research Council Recommended Dietary Allowances, National Academic Press 1989;Washington DC, 10th ed.
  6. Gleerup A, Rossander-Hulthen L, Gramatkovski E, Hallberg L Iron absorption from the whole diet: comparison of the effect of two different distributions of daily calcium intakeAm J Clin Nutr 1995 Jan;61(1):97-104.

 

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